La storia dell'Autodromo di Imola
Nel cuore pulsante della Motor Valley, dove la passione per i motori scorre potente nelle vene della terra emiliana, sorge l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, icona internazionale dell’automobilismo. Nato dal sogno di un gruppo di pionieri romagnoli nel dopoguerra, il tracciato prende forma ufficialmente nel 1950, lungo la riva destra del fiume Santerno e ai piedi delle colline imolesi.
Inaugurato nel 1953, ha visto scrivere alcune delle pagine più memorabili della storia del motorsport, diventando col tempo uno dei circuiti più tecnici e affascinanti del panorama internazionale.

Anni 50/60
1953
Nel 1950 viene posta la prima pietra dell’Autodromo di Imola e nel 1953 avviene l’inaugurazione ufficiale con una manifestazione motociclistica, il Gran Premio CONI, valido per il Campionato Italiano classi 125 e 500.
1954
Il 20 giugno con la “Conchiglia d’oro Shell” riservata alle vetture Sport inizia l’era del grande automobilismo sull’autodromo di Imola, con una supersfida tra Ferrari e Maserati. Si classificarono anche due futuri protagonisti della storia dell’automobilismo mondiale: l’inglese Colin Chapman e l’australiano Jack Brabham.
1963
A distanza di sette anni, l’automobilismo torna in scena all’Autodromo: Il 21 aprile la F.1, con una gara non titolata, scende in pista per la prima volta a Imola. Nella giornata del trionfo di Jim Clark con la mitica Lotus 25, spicca l’assenza della Ferrari, dopo che era stata promessa la presenza della Rossa con John Surtees. A fine giornata, tutti i piloti ebbero parole di apprezzamento per il circuito.
1965
Vengono realizzate tribune e box, il cui completamento avvenne l’anno dopo. Il 23 gennaio 1965 Enzo Ferrari, venuto in autodromo per una cerimonia di premiazione, dichiarò: “L’Autodromo di Imola, per le sue caratteristiche, consistenti in difficoltà per le macchine e i piloti, è il circuito più interessante d’Italia. Potrebbe essere di valido aiuto alla soluzione dei problemi delle Case automobilistiche che si dedicano alla preparazione di macchine da corsa”.
1969
Il motomondiale, con il GP delle Nazioni, approda, il 7 settembre, per la prima volta a Imola. Da segnalare l’assenza al via del costruttore italiano più carico di gloria, la MV Agusta e la vittoria del britannico Phil Read su Yamaha nelle classi 250 e 350.
1953
1954
1963
1965
1969
Anni 70
1970
L'8 settembre 1970 la vecchia denominazione CONI lasciò il posto a quella di Autodromo Dino Ferrari, in memoria del primogenito del Drake prematuramente scomparso quattordici anni prima. Due anni dopo, importanti lavori vennero realizzati nella zona del traguardo, con la costruzione della Variante Bassa per rallentare le percorrenze nel rettilineo dei box. Un'altra, la Variante Alta, venne creata nello stesso periodo per spezzare il tratto che scollinava verso le curve della Rivazza.
1972 / 1974
L’Autodromo inizia a entrare nei calendari di molti campionati motoristici. A cominciare da una grande idea di Checco Costa che si inventa la Daytona D’Europa, ovvero la gara corrispondente alla mitica 200 Miglia americana; e la 500 km di Imola, prova valida per il Mondiale Sportprototipi.
1979
Completata la costruzione delle strade di arroccamento attorno alla pista, il circuito diventa permanente; fino ad allora alcuni brevi tratti di pista venivano utilizzati per la viabilità ordinaria. Nello stesso anno, il 19 settembre, con il GP Dino Ferrari, gara non titolata, inizia la nuova era della F.1 a Imola.
1970
1972 / 1974
1979
Anni 80
1980
il 14 settembre l’autodromo ospita la prima gara di Formula 1 valida per il titolo mondiale, il 51° Gran Premio d’Italia, vinto da Nelson Piquet su Brabham. Dall’anno seguente, fino al 2006, la titolazione diventò quella del Gran Premio di San Marino.
1985
La vecchia torre della direzione gara, nota come torre Renault, viene abbattuta e sostituita da un nuovo edificio, a firma dell’architetto Glauco Gresleri e dell’ingegnere Riccardo Morando: la nuove Torre Marlboro, simbolo dell’Autodromo per diversi anni.
1988
A seguito della scomparsa di Enzo Ferrari, avvenuta il 14 agosto di quell’anno, al nome del figlio Dino venne affiancato quello del Drake nella titolazione dell’impianto.
1980
1985
1988
Anni 90
1994
Imola è purtroppo teatro di uno dei più drammatici weekend della Formula 1: il sabato perde la vita l’austriaco Roland Ratzenberger, con la sua Simtek che persa l’ala anteriore va a schiantarsi alla Villeneuve; la domenica è vittima invece il grande campione brasiliano Ayrton Senna, che va a sbattere con la sua Williams, causa rottura del piantone dello sterzo, al Tamburello.
1995
A seguito degli incidenti che costarono la vita a Ratzenberger e a Senna, vennero effettuate modifiche importanti al lay-out del tracciato: la curva del Tamburello venne sostituita da una più lenta chicane; il curvone Villenueve venne rallentato da una variante; interventi furono effettuati anche alle Acque Minerali, alla Rivazza e alla Variante Bassa.
1996
Dopo i fasti della 200 Miglia, dopo una pausa di otto anni, il motomondiale fa di nuovo tappa all’Autodromo con il Gran Premio Città di Imola. Ci rimarrà per quattro anni, fino al 1989.
1994
1995
1996
Anni 2000
2001 - 2002
Tornano le moto ad Imola, con il più spettacolare ed affascinante Campionato del Mondo Superbike. L’anno successivo il titolo SBK si assegna ad Imola, ultima tappa del Mondiale. Di fronte a quasi 100.000 spettatori, Colin Edwards batte Troy Bayliss al termine di un duello spettacolare ed emozionante.
2006
Conclusasi l’attività sportiva, il 19 novembre 2006 alle ore 16:14, il vecchio corpo box viene demolito utilizzando 700 candelotti di dinamite. All’esplosione assistono 3000 persone assiepate in un commosso silenzio sulla collina della Rivazza.
2008 - 2009
I cancelli del circuito vengono riaperti ufficialmente il 3 maggio. Durante l’estate si eseguono ulteriori interventi che riguardano, tra gli altri, il layout dell’ingresso della pit-lane e l’ampliamento della via di fuga della Curva Piratella. L’anno dopo viene realizzata la Nuova Variante Bassa, necessaria per rispondere ai requisiti di omologazione richiesti dalla Federazione Motociclistica Internazionale.
2015 - 2017
Due spettacolari concerti, con oltre 90.000 spettatori, caratterizzano la polifunzionalità dell’Autodromo: prima la band degli AC/DC, poi quella dei Guns N’ Roses regalano due notti indimenticabili.
2018
Grande novità della stagione la disputa dell’ultima prova del Mondiale MXGP di cross, con un tracciato tecnico costruito nel Paddock 2, unito alla collina della Rivazza da uno spettacolare salto.
2020
n una stagione fortemente condizionata dalla pandemia Covid-19, l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari è stato ugualmente in grado di porsi al centro della scena sportiva internazionale con due eventi di straordinaria rilevanza: il Campionato Mondiale di Ciclismo su strada e la Formula 1. Dopo un’assenza di 14 anni, il massimo campionato mondiale a quattro ruote ha fatto ritorno a Imola, meritandosi il plauso di FIA, F1, piloti e team per l’organizzazione dell’evento.
2024
A distanza di 50 anni, l’endurance mondiale a quattro ruote torna in scena a Imola con la FIA WEC 6 Hours of Imola. Un grande spettacolo, con le più importanti Case Automobilistiche al via, a cui assistono oltre 73.000 spettatori nel weekeend.
2001 - 2002
2006
2008 - 2009
2015 - 2017
2018
2020
2024